Archivio mensile:Novembre 2010

Come effettuare ricerche tra i documenti del cablegate di Wikileaks

Ieri sera il sito Wikileaks ha cominciato a pubblicare i tanto annunciati e temuti documenti del cablegate. Si tratta di una raccolta di circa due milioni di comunicazioni più o meno segrete provenienti dalle ambasciate americane di tutto il mondo.

Tralasciando il fatto che non so se sia bene che l’analisi di questi documenti la facciano dei giornalisti piuttosto che degli storici la curiosità di ficcare il naso nelle faccende del paese più potente e antipatico del mondo penso sia venuta a tutti.

Il sito ufficiale della colossale spifferata è http://cablegate.wikileaks.org/ .

Il problema è che non si possono (ad oggi, poi chissà) fare ricerche usando delle parole chiave, ma solo navigare tra le categorie predefinite.

Una soluzione c’è, ed è molto semplice.

Ah… ovviamente do per scontato che stiate usando linux.

  1. Scaricatevi tutti i documenti usando i torrent disponibili dal sito ufficiale
  2. scompattate l’archivio dove più vi aggrada
  3. aprite il terminale e andate nella cartella che contiene i files appena sfornati
  4. usate grep -ril parolachiave1 *
  5. copiate negli appunti la riga cable/ecc ecc che vi interessa
  6. incollate nel browser il seguente indirizzo: http://cablegate.wikileaks.org/rigacopiata oppure puntate il browser sulla cartella locale che contiene tutti i files e aggiungete la riga copiata in fondo all’indirizzo.
  7. fatto!

Buon ficcanasamento!

  1. se è una parola sola potete scriverla in chiaro, altrimenti dovete mettere le virgolette. Se ci sono apici o altri caratteri strani dovete precederli con \

Mine e cerotti

La Russa come D’Annunzio sparge volantini in Afghanistan… da un elicottero e senza allontanarsi troppo dalla base italiana..

Il volantino giustamente ricorda agli afghani (che non vanno in giro in elicottero) di stare attenti a dove mettono i piedi se i piedi li vogliono ancora.. perché il paese è zeppo di mine.

E a questo punto mi viene in mente una frase da Apocalypse Now

Era un modo particolare che avevamo qui di vivere con noi stessi: li facevamo a brandelli con una mitragliatrice, poi gli davamo un cerotto.

Già… perché la maggior parte delle mine che portano via i piedi, le gambe e le vite degli afghani sono state fabbricate in Italia.

Fatevi un salto tra i documenti non più segreti su Wikileaks e cercate la parola “Italian”… vedrete che verranno fuori una grandissima quantità di rapporti che parlano di mine di fabbricazione italiana…

Complimenti a tutti, cari signori. Fate i vostri bei volantinaggi d’annunziani, poi però sui soldi che vengono dalla vendita delle armi non ci si sputa vero?

Odissea TeleTu #1 (prologo)

Non so perché… ma tra tutte le telefonate pubblicitarie che ricevo quelle che mi infastidiscono di più sono quelle che arrivano da TeleTu. Forse perché sono le più frequenti… o forse perché mi fanno pensare a quel malefico maiale con l’ittero del quale non mangerei una salsiccia neanche se stessi morendo di fame.

Continua la lettura di Odissea TeleTu #1 (prologo)

Sono cose che stancano…

Ancora una volta.. di nuovo… un tema importante si riduce a solo motivo di scontro…

Non capisco; e mi chiedo se non sia un disegno quello di banalizzare ogni cosa chiudendola in scatolette ideologiche…

Esempio? Ogni espressione in difesa del diritto alla vita è necessariamente bollato come “bigottismo cattolico” senza neanche soffermarsi a chiedere le ragioni di quanto si dice.

Lo stesso sta avvenendo questi giorni su un altro tema importantissimo: la lotta alle Mafie. Guardando Saviano che parla in tv dell’organizzazione e del potere della ‘ndrangheta sono stato veramente contento di vedere che finalmente qualcuno porta alle masse informazioni che normalmente si trovano solo in libri per addetti ai lavori o gente particolarmente sensibile al tema.

Se veramente ciò che temono le mafie è che questo loro esistere passo sotto silenzio, o venga ridotto all’immagine stereotipata del tizio con la coppola e i baffoni allora è proprio svelando gli intrecci imprenditoriali, l’enorme e incontrastato giro d’affari, le collusioni col potere che si fa qualcosa.

Tutti concentrati sulla frase di Saviano su ‘ndrangheta e Lega e nessuno che commenta il cuore del messaggio: “La lotta alla mafia si fa facendo bene il proprio lavoro”.

Ma ciò che più intristice è che subito siamo arrivati alla ideologizzazione… quindi ora parlare di mafia e potere è diventato una cosa da “comunisti”. Ma smettetela tutti quanti per favore. E cominciate a fare il vostro lavoro per bene. Cominciate a far ragionare la gente sui problemi e a non prendere posizioni “per partito preso”.  Sui grandi temi etici e sociali le persone vanno “scomodate”, altrimenti si diventa insensibili a tutto, e non c’è crescita in questo.

Ubuntu 10.10 su Satellite A300

UbuntizzatoTempo fa avevo scritto alcune schede per Linux on Laptops, il sito che per lungo tempo è stato un punto di riferimento fondamentale per chi si accingeva a installare GNU/Linux su un portatile. Spesso era usato anche da chi intendeva acquistare un portatile con l’intento poi di usarlo con questo sistema operativo.

Oggi Linux on laptops serve più che altro quando qualcuno ha problemi con l’installazione, visto che ormai GNU/Linux gira bene su quasi tutti i portatili.

Penso tuttavia che sia utile che esista sulla rete la possibilità di trovare informazioni che aiutino le persone a scegliere e a risolvere i problemi tramite le esperienze degli altri. Vorrei quindi riprendere le informazioni perdute e aggiungerne di nuove.

Mi accingo quindi a parlare dell’installazione di Ubuntu 10.10 (Maverick Meerkat) su un Toshiba Satellite A300-1GC sul quale mi è stato chiesto di “operare”.

All’avvio della live appare un difetto preoccupante: da grub in poi lo schermo è pieno di lineette che si muovono. Effetto simile a quando la televisione non prende bene il canale, o, ancora meglio, a quando usate un rasoio elettrico o un frullatore nei pressi della tv.

Dopo un po’ di smanettamenti trovo che basta aggiungere nomodeset alle opzioni di boot. Di fatto questo è l’unico aggiustamento che occorre fare per rendere il sistema perfettamente funzionante. L’unico altro difetto che ho trovato, e del quale ancora non ho la soluzione è un importante rumore di fondo nel microfono. Che però diventa sopportabile se si usa un microfono esterno.