Chiunque si è certamente trovato almeno una volta alla diabolica pagina 404 di un sito. Ovvero a quella pagina che ci avvisa che il link che avevamo seguito è sbagliato e il contenuto che ci aspettavamo di vedere non esiste.
Nella maggior parte dei casi si vede una pagina standard piuttosto fredda e brutta, ma ormai sempre più spesso ci sono pagine 404 molto gradevoli. Anzi, alcuni sostengono che avere una pagina 404 personalizzata dia una impressione di maggiore professionalità.1
Ci sono anche delle interessanti gallerie di pagine 404.
In Apache, il web server più usato, per impostare una pagina di errore personalizzata si usa la direttiva ErrorDocument2.
La documentazione ci dice che possiamo usare:
- un messaggio
- una pagina con URL relativa a DocumentRoot
- una pagina con URL assoluta (cioè comprensiva di http://)
Pistolando un po’ mi sono accorto che alcuni browser non raccolgono l’invito nei primi due casi. Cioè faranno vedere la pagina giusta solo se indicata in maniera assoluta.
Nel caso di Chrom* questo comportamento è comprensibile… visto che la pagina di errore spinge ad usare google per cercare i risultati corretti, e quindi porta il visitatore sul loro motore, con la loro pubblicità ecc. Mentre credo che l’intenzione di Internet Explorer sia quella di fornire una pagina meno criptica all’utente, che, solitamente è un incapace3.
Resta il fatto che questo comportamento implica che la proprietà ErrorDocument va sempre indicata con una URL assoluta se si vuole che funzioni con tutti i browser indipendentemente da cosa dice la documentazione….
Basta saperlo!
- vedi ad esempio questo studio di usabilità ↩
- pagina di documentazione di ErrorDocument. ↩
- Nella concezione di Microsoft l’utente è sempre incapace… il problema è che spesso lo è veramente, specie se continua a usare Internet Explorer ↩